Chiusura del corso

Un grande ringraziamento a tutte quelle individualità che hanno contribuito al mio eccellente risultato.

Arrivederci e grazie

To DO 7 _Contesto LSAF_work in progress

Indicazioni per l'uso_
 
lo sviluppo delle fasi seguenti secondo il loro ordine (luogo, sociale, ambientale, fisico) permette una prima immagine frutto del percoso finora intrapeso, sequenze di un costrutto di interscambi e confronti fra gli elementi che compongono il micro e il macro aspetto di cognito individuale. La raffigurazione intesa come la camicia che ci adorna l'abito che indossiamo la tonalità di colore che riempie la nostra giornata, ci conduce a non tralasciare mai la creazione di un opera ..quella linea che più è connessa e più è forte rende unico ogni fruitore della stessa. 

Fase 1_ Luogo





























Fase 2_ Sociale

Fase 3_ Ambientale

Fase 4_ Fisico

analisi 3d di predimensionamento del plastico


To DO 6 _Architettura e Modernità




















A. Studio di Un 'opera





















La ricostruzione del significato: 1945-56

Eticità e brutalismo

La fine del Genocidio e dei regimi autoritari, totalitari e liberticidi che nella prima parte del Novecento scandirono gli animi e le menti crearono un vuoto non solo psicologico ma anche materiale, l'Europa era rasa al suolo almeno in gran parte e la sua popolazione gravemente ferita nei soggetti che la componevano.

Come tutti sanno: ben pensanti, povera gente, ragazzi, studenti, madri e padri, ebrei, zingari e in molti casi preti e suore ma anche altre figure religiose vennero uccisi ed uccisi con loro tutto ciò che cerne il cognito umano, quelle idee, quelle emozioni, quella continuità che compone e caratterizza l'essenza umana delle altre specie terrestri.

Ogni arrivo è una ripartenza, ogni fine un nuovo inizio e come il camminare è scarno senza il pensare dove andare è così l'agire senza sapere cosa fare; L'Illustre Prof. A.Saggio spezza il tema componendo un sottile ed dignitoso sistema riassuntivo di quello che fu il sunto che incitò le menti del dopo “shock”, -ricostruire,ricominciare,ripensare- questa alterazione non fu lieve nel metabolismo antropico di chi dovette porsi alla barra, decidendo o per lo meno intuendo, come fecero Wright, Le Corbusier, Kahn o Saarinen ma anche Nervi, Morandi o Jorn Utzon, nel indicare una possibile nuova rotta.

I primi pensieri
Questa fase è un po' la ricerca dell'errore, errore che si cerca, che si vuole cistificare, che pone la chiarezza di un bivio e la risposta nella nuova via. La pianificazione urbanistica, la strutturazione di relazioni più umane in un contesto in rapida evoluzione, un contesto ormai globale.

Gli ordinamenti
La Carta di Atene regolamenti della restaurazione e del riassetto urbano la quale si lega in materi univoca a quella che fu la ricostruzione e la distinzione delle nuove e più mature componenti urbane; componenti ricche di nuovi caratteri denominati standard o meglio quelle parti che comporrano la nuova qualità urbana.

Superare il presente
Va bene la visione urbanistica era ormai digerita e metabolizzata ma era ancora priva di colore, quelle sfumature che compongono il caleidoscopio del soggettivo\oggettivo (questa era la parte più difficile), ma non per quanto riguardasse la ricostruzione, ma per quello che doveva essere considerato il cuore di questa nuova spinta, diciamo, il catalizzatore. Questo bisogno significativo di verve, vivacità, brio, estro: fu appunto la ricerca architettonica; che parea esser assopita ma che invece fu solo rallentata una chiusura forzata in quegli anni antecedenti al restart nell'ormai consolidata figura di Le Corbusier e del più prossimo Kahn.

Il simbolo
24.03.1944 strage delle Fosse Ardeatine, 335 uomini e donne muorirono in una fossa alle porte della città ormai razziata da quello che fu uno dei periodi più cupi dell'esistenza umana. Subito si decise di porre un opera allo stesso tempo urna e simbolo ma diverso da tutto ciò che significava nel modello di un regime ormai decaduto. Nello Aprile, Cillo Calcaprina, Aldo Cardelli, Mario Fiorentino, Giseppe Perugini, coll Uga de Plaisant, Mirco Basaldella e Francesco Coccia, composero un'opera di una forza sconvolgente un macigno che gravava sulle anime di tutti coloro che erano che furono e che saranno, saturo e rappresentativo di un dolore incommensurabile finora mai immaginato. Esso rappresenta come dice l'Illustre Prof. A.Saggio -..apre la strada a quel sentimento brutale di ricominciamento che è la chiave che vogliamo usare per raccontare questi dieci anni.


Il modulor
La ricerca, la verve conducono al bisogno di sistematizzare e cercare una regola questo accade quando tutto apparea ormai fermo cosi come l'ideazione di sistemi nuovi di costruzione. E' in questo contesto che nascono gli studi del modulor i quali saranno pubblicati nel 1947, un idea di proporzionalità, una regola aurea cara da millenni.







1Urbanistica
Marsiglia, Nantes, Berlino, ma anche Meux, Briey-en-Foret e Firminy qui è dove Le Corbusier prefigura un modello urbano, complesso e integrato, carico di una risposta urbanistica e solo secondariamente edilizia e architettonica.

2Unità da 1600ab
in una prima fase si ipotizza un complesso di blocchi puri e astratti di dimensioni conformi composti da servizi di prima necessità e attinenze dirette alle residenze con piccoli negozi o asili nido (rimase un progetto).

Il Falansterio a Marsiglia
Definito come “Unità di abitazione” fu il risultato di una necessità erudita dalla municipalità al fine di sopperire la ridefinizione di alloggi; risultato della possibilità di realizzare per la prima volta l'idea progetto in chiave ridimensionata. Infatti questo commissione prevederà 1200ab e compreso di servizi. Bang dell'opera fu una visione diversa di alloggi e di fruibilità, il tutto ispirato a quella che era la progettazione marittima e la dimensione allargata di living. Questa fu l'opera da cui scaturi il termine “Brutalismo” declinazione del tutto figurativa di un modo di attuare la progettazione a quelli che sono gli elementi edificanti nel complesso. Tendenza che si ripresenterà anche in altri elementi che compongono il panorama architettonico del epoca -infatti sono trascorsi ormai 70 anni da allora ma l'attualità che li pervade non sembra essere logorata dal tempo.



Funzioni diverse: Wright, Aalto, Gropius e Mies

USA Wright
Negli States si viveva un periodo solido ma del tutto sbilanciato dal punto di vista politico caratterizzato dal sospetto anticomunista (maccartismo) e volto alla ricostruzione dei paesi sconfitti. Qui Wright compone saggiamente l'evoluzione di quella che era la sua matrice spaziale plasmando opere d'un incredibile semplicità e bellezza (Casa Jacob, Marina Country, il Museo Guggenheim). Con queste opere pone un notevole distacco tra lui e quei pochi che ancora erano in piano, ma ormai dietro; se ne deduce che il contributo da lui posto è più che eccellente.




Leitmotiv
Contemporaneamente sparsi di qua e di la del Globo troviamo altri Maestri di quella che fu la ricerca ma che soprattutto lega la grammatica alla carta o meglio la funzione alla forma.
Walter Gropius, Aalto, Mise composero spazi che deducevano forma non da una funzione e questa lettura pone la chiave alla fruizione, il tutto piegando la rigidità delle ormai austere griglie razionaliste, ponendo spazi e aprendo schemi di flessibilità, elastiche.

Louis Kahn e le istituzioni dell'uomo

USA Kahn
Nasce nel1901 e nel 1924 si laurea in Architettura, dopo la guerra diventa professore a Yale e rappresenta l'architetto d'élite del suo paese.
Quest'Uomo si pone interrogativi su quello che rappresentasse l'architettura e a differenza delle varie funzioni, forme e idee assolute rappresentative nei suoi collegi a Lui interessa lo sforzo di sincerità brutale di Le Corb nei materiali nelle forme e nelle tensioni a ricominciare ponendosi sempre di fronte a considerazioni esplicative sostanzialmente differenti. Kahn individua, da qui, un termine rappresentativo della sua poetica e carico di forte responsabilità, infatti il sottile rappresentativo di “funzione” è pragmaticamente surclassato da “istituzione”. Egli indica che i bisogni primari sono imprescindibili da quelle che sono le loro rappresentazioni contestuali e di cui il legame con la forma; e distingue quelli che rappresentano i secondari e subordinati all'ordine istituzionale concepito come form e design queso è che articola il come dell'architetto.




Stop-riflessioni
Kahn a metà dei Cinquanta parla della pianta Palladiana e di come essa rappresenti un'autentica scoperta: struttura e spazio sono un tutt'unico. Da qui che inizia lo studio della stanza e di come essa rappresenti la partenza progettuale da cui comporre il volere indissolubile tra luce spazio struttura e persino impianti.



La liberazione della forma

E' solo a meta degli anni Cinquanta che le tecniche costruttive del cemento armato e gli studi sulla precompressione compiono progressi notevoli o meglio si esercita sul ferro una tensione opposta a quella a cui sarà soggetto sotto sforzo. Infatti l'unione tra una massa fluida denominata calcestruzzo (inerti, sabbia e cemento impastati con acqua) con il ferro, genera il cemento armato. L'ottimo comportamento dal punto di vista strutturale rappresenta un compromesso tra trazione e compressione, esemplificativo di tensioni statico costruttive ma anche una buona dilatazione termica ed un adattabilità di forma fanno si che Illustri Maestri compongano complessi ed opere di una insuperabile eleganza raggiungendo luci molto elevate e sbalzi mozzafiato.

Morandi, Torroja, Saarinen, Niemeyer sono tra i grandi di questa plasiticità materiale di forme e tecnica essi spargeranno nelle varie Nazioni le più diverse considerazioni di stile e tecnica ma uno ed un solo sarà colui che simbolicizzerà questa tecnica e ne porrà le basi per le generazioni seguenti John Utzon.

Opera House
John Utzon fece nel lontano 1956 un simbolo, un pò per coraggio un pò per intuito ed intelligenza progettuale, un evento comunicativo che solo un nordico riuscì; la presenza nell'architettura nordica del monumento è linfa vitale, non astrazione illuminista del potere ma celebrazione del matrimonio tra uomo e natura.